Le caratteristiche dell’obelisco dell’Immacolata
Passeggiando per Piazza del Gesù, si può respirare un’atmosfera unica, costellata di storia, arte e quotidianità, dove le tradizioni antiche si mescolano con la vita moderna. Tra le numerose bellezze che ospita, oltre il Monastero di Santa Chiara e la Chiesa del Gesù Nuovo, entrambi monumenti di grande valore artistico e spirituale, un ruolo di primo piano spetta all’obelisco dell’Immacolata, noto anche come la guglia dell’Immacolata.
Questa struttura barocca, alta 22 metri, fu costruita nel ‘700 per volere del gesuita padre Francesco Pepe su progetto di Giuseppe Genoino, finanziata grazie a una colletta pubblica. La guglia, con la sua maestosa presenza, non solo arricchisce il panorama architettonico della piazza, ma rappresenta anche un importante simbolo religioso e storico per la città. La sua elegante struttura barocca, intricata e dettagliata, è un perfetto esempio dell’arte e della devozione dell’epoca, e continua a essere uno dei punti di maggiore interesse per chi visita la piazza.
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Gli elementi scultorei della guglia sono il frutto del lavoro di due artisti: Matteo Bottiglieri e Francesco Pagano. Al primo si devono le statue che decorano la balaustra sopra il primo ordine del monumento, tra cui sant’Ignazio, san Francesco Borgia, san Francesco Saverio e san Francesco in Regis, oltre a due dei quattro altorilievi del secondo ordine, ossia la Purificazione e l’Incoronazione. Al Pagano, invece, si devono gli altri due mezzorilievi raffiguranti l’Annunciazione e la Natività, i due medaglioni con i ritratti di San Luigi Gonzaga e San Stanislao Kostka e, sulla sommità del monumento, la statua di rame dell’Immacolata.