Le sfide culinarie non sono prerogative solo dei programmi offerti dai palinsesti televisivi, sono infatti all’ordine del giorno e si svolgono tra le vie della nostra città a colpi di frittura.
La sfida più accesa degli ultimi tempi è legata a quella tra patatine fritte contro“cuoppi”, l’eterna lotta tra modernità e tradizione.
La massiccia ondata di patatinerie presenti sul territorio Napoletano ha dato vita ad uno spasmodico consumo di questo prodotto, un consumo senza tempo (non è raro vedere persone mangiare patatine in strada in orari improbabili), ma anche ad un cambiamento se vogliamo ”urbano”.
Molti locali ormai chiusi a causa della profonda crisi economica che ha colpito soprattutto le piccole attività commerciali, hanno ceduto la loro postazione strategica a queste catene straniere come Chipstar, dove le patatine vengono servite in coni e sono ricoperte da salse di tutti i tipi.
La presentazione è degna di una coppa dei campioni, le patate al loro interno sono croccanti, dorate dalle forme diverse ma sempre gustose e attirano un pubblico di tutte le età. Questo fenomeno che si estende a macchia d’olio (rigorosamente fritto!) sta suscitando però non poche polemiche e contrarietà tra alcuni cittadini che vedono un centro storico totalmente invaso da un forte odore di frittura che sembra aleggiare su tutta la città.
Il cuoppo: l’alleato della tradizione
La tradizione invece cerca di resistere agli attacchi della modernità con il fiore all’occhiello ovvero il cuoppo.
Non più solo servito come da tradizione come antipasto da ristorante ma anche questo consumato in strada senza troppe comodità. Il cuoppo dalla duplice personalità, infatti, può essere di mare ricco di calamari, gamberetti, frittelle di alghe marine, o di terra, caratterizzato da crocchè, arancini, frittatine, pizzette fritte e tocchetti di polenta. Una vera delizia per il palato e per il portafogli visto i prezzi modici.
Le polemiche dei cittadini verso questa forma di cibo da strada? praticamente nulle, l’odore di frittura del cuoppo non disturba quanto quelle delle patatine forse perché i punti vendita non sono così numerosi come le seconde o forse perché nessuno osa criticare una frittatina o un arancino.
C’è troppo rispetto per questi piccoli cibi ricchi di felicità che sono il simbolo di un tempo che fu.
Chi vince la sfida tra patatine contro cuoppi ? Difficile a dirsi…. Ai golosi l’ardua sentenza!
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