In un articolo pubblicato di recente sul quotidiano spagnolo El Pais, l’autore Carlos Pascual ha stilato un elenco di otto valide ragioni per visitare Napoli:
1. La vista panoramica dalla collina del Vomero
Imperdibile il panorama a 360° che si può ammirare dalla collina vomerese, dove si trovano anche il castel Sant’Elmo e la Certosa di San Martino, con il suo chiostro immerso nel verde.
2. Metro Toledo
Da visitare assolutamente la fermata della metropolitana di Toledo che, con i suoi giochi di colori evocanti il mare e le onde, è stata eletta dal Daily Telegraph la stazione più bella del mondo. Pascual la definisce “un museo d’arte contemporanea gratuito”, grazie alle interessanti ed innovative istallazioni che si trovano nelle diverse fermate.
3. Il Museo Archeologico Nazionale
Ricco di tesori di inestimabile valore è il Museo Archeologico Nazionale, “imprescindibile” secondo Pascual, dove sono racchiuse le testimonianze dell’arte greca, egizia e romana. Da non perdere il Gabinetto Segreto, con la collezione di opere erotiche antiche.
4. Il mercato del pesce della Pignasecca
Luogo “dove comprare soprattutto cose da mangiare”, grazie alla presenza di un ottimo mercato del pesce che attira i passanti grazie alla freschezza e alla qualità dei suoi prodotti appena pescati.
5. La zona di Chiaia
Un’altra zona da non lasciarsi sfuggire è il raffinato quartiere Chiaia, sede di negozi d’alta moda e bar eleganti, a due passi da Piazza Vittoria e dalla Villa Comunale. Molto movimentata la sua vita notturna, grazie ai rinomati baretti che offrono cocktail ricercati e buona musica.
6. Pozzuoli, l’anfiteatro Flavio
Pozzuoli, unica meta extra-cittadina, rientra nella lista grazie alla presenza dell’antico anfiteatro, perla dell’architettura romana, risalente alla seconda metà del I secolo d.C.
7. Castel dell’Ovo
Nella lista troviamo anche il quartiere di Santa Lucia con il suo “borgo marinaro”, in cui sorge il Castel dell’Ovo, il più antico castello della città.
8. La Galleria Borbonica
Infine, c’è il viadotto sotterraneo che si estende sotto la collina di Pizzofalcone, nei pressi di Palazzo Reale, nel quartiere San Ferdinando. L’opera rientrava nell’ambito delle opere pubbliche che Ferdinando II aveva ideato, tuttavia il suo vero fine era militare: doveva costituire una rapida via di fuga verso il mare per la famiglia reale in caso di tumulti. Il percorso, nel secolo successivo, fu abbandonato, fino a quando durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti sotterranei furono allestiti come rifugio antiaereo dal Genio Militare.
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