Nun sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna, il saggio insegnamento del proverbio napoletano
Un proverbio molto comune e frequentemente usato che mette in guardia tutti coloro intenzionati a compiere delle azioni malevole nei confronti del prossimo.
Il vasto ed eterogeneo patrimonio di proverbi napoletani è il risultato di un lungo processo di conservazione nel corso degli anni, tramandato di generazione in generazione all’interno della cultura orale napoletana. Questi proverbi non sono semplicemente frasi fatte: rappresentano la saggezza popolare accumulata nel tempo, riflettendo i tipici modi di fare ed i valori sacrali della città. Ogni proverbio è intriso di significati profondi e spesso racchiude una morale ben precisa. Sicuramente i proverbi fungono da consigli, insegnamenti o avvertimenti, offrendo una guida pratica per affrontare le varie situazioni della vita. Un proverbio molto evocativo, schietto ed icastico è sicuramente nun sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna. Scopriamo insieme il suo significato e, soprattutto, il suo importante insegnamento per la vita!
Il significato di Nun sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna
I proverbi napoletani, con la loro ricchezza di espressione e il loro carattere vivace, sono testimonianza della cultura vivace e sincretica di Napoli, una città che ha sempre saputo mantenere viva la sua identità attraverso l’uso delle parole. I proverbi, infatti, nascono sempre a seguito di una lunga e meditata osservazione delle dinamiche naturali delle relazioni e della vita, traendone lezioni. La trasmissione orale di questi proverbi è stata fondamentale per preservare non solo le espressioni linguistiche, ma anche i valori ed i modi di agire e di pensare che essi veicolano. In un mondo in continua evoluzione, i proverbi napoletani rimangono ancore di saggezza e cultura. La loro trasmissione è testimonianza di un legame ininterrotto con il passato che intende essere anche un faro per il futuro.
“Ammesurate 'a palla”, il consiglio che trapela dal detto napoletanoUno dei proverbi napoletani più famosi e usati è nun sputà ‘n cielo ca ‘n faccia t’ torna che significa letteralmente non sputare in cielo che in faccia ti torna. Questa affermazione, dal tono molto forte e deciso, serve sia come insegnamento che come avvertimento. I significati del detto sono principalmente due. Il primo si riferisce alla sfera religiosa e divina, motivo per cui viene menzionato il cielo. Chi si pone contro la divinità o contro chi comanda, offendendoli anche solo figurativamente con uno sputo, ne subirebbe certamente le conseguenze. La parola cielo indica, infatti, tutte le entità divine e superiori. Questo uso del proverbio implica che l’irriverenza o la sfida verso le autorità superiori, siano esse divine o terrene, porterà inevitabilmente a conseguenze negative per chi compie tali azioni. Il detto, quindi, ricorda l’importanza del rispetto verso le forze superiori, invitando alla riflessione prima di compiere atti di ribellione o offesa. È un monito potente che esorta a riconoscere la propria posizione e a non sottovalutare le ripercussioni delle proprie azioni.
Il secondo significato del proverbio
Il secondo significato del proverbio è quello a cui maggiormente si allude quando lo si pronuncia e riguarda tutte quelle persone ingrate e impavide che sfidano il prossimo, mostrando incuranza per i pericoli e i limiti e soprattutto mancanza di rispetto e riconoscimento verso chi gli vuole bene e li aiuta. Il detto è un avvertimento per coloro che sono intenti a compiere azioni sbagliate e immorali che possono determinare sofferenza e gravi ripercussioni. In questo contesto, il proverbio vuole spiegare che nel tempo le persone che tendono a sfidare, ferire o ledere gli altri ricevono una sorta di lezione karmica. Il male che fanno ritorna su di loro con gli interessi, facendoli pentire delle loro azioni. Non si tratta di un incitamento alla vendetta ma di una riflessione sulla naturale conseguenza delle proprie azioni. Come uno sputo lanciato in cielo, che inevitabilmente torna indietro e colpisce chi lo ha lanciato, così le azioni malevole tornano a colpire chi le ha compiute. Questo proverbio, quindi, non solo mette in guardia contro l’ingratitudine e l’impudenza, ma sottolinea anche la giustizia inesorabile delle leggi naturali e morali. Chi fa del male deve essere sempre pronto, a sua volta, a riceverlo.