Nacchenella, le origini ed il significato del termine napoletano
Il termine “nacchenella” deriva da un proverbio francese ed indica, in modo derisorio o critico, una tipologia di persone in particolare.
La tutela del patrimonio linguistico e delle espressioni idiomatiche napoletane è di fondamentale importanza. Queste espressioni, risultato di una tradizione orale ricca e di una commistione di diverse culture, contribuiscono a creare l’identità unica e di Napoli. La città, con la sua storia millenaria e la sua posizione strategica, è stata un crocevia di influenze culturali, e ogni parola del dialetto racconta una storia di scambi e integrazioni. Vi sono alcuni termini specifici e di lunga datazione che esprimono al massimo la vena ironica quanto pungente della città. È proprio il caso del termine nacchennella, il quale allude alla lingua e alla cultura francese. Proteggere e valorizzare queste parole antiche significa preservare una parte vitale della nostra eredità culturale, facendola così apprezzare e conoscere anche alle future generazioni. La perdita di questi termini non sarebbe solo la perdita di parole, ma la perdita di interi universi di significato e di memoria collettiva. Esploriamo insieme, in virtù di ciò, le origini, il significato e le condizioni in cui i napoletani pronunciano questo termine molto datato.
Cosa significa essere una Nacchenella a Napoli
Il termine nacchennella è usato, spesso in toni derisori o critici, per indicare le persone altolocate, snob ed eleganti della parte alta di Napoli, la cosiddetta Napoli bene, in particolare delle zone di Posillipo e del Vomero. Una persona nacchennella, quindi, è spesso associata ad una persona tipicamente chiattilla. Una nacchennella è chic ma classista, sempre ben vestita e con un comportamento elegante ma decisamente antipatico e altezzoso. Tipicamente, una nacchennella vanta una particolare attenzione e cura per il suo vestiario, in quanto indossa abiti old money e di buon gusto, minimali quanto lussuosi e di nicchia. Si tratta una persona acculturata, istruita e di buona educazione, la quale tuttavia delle sue doti se ne fa un’arma, sfoggiando in pubblico un’aria boriosa ed un fare superiore che suscita ostilità nel prossimo. La nacchennella, quindi, rappresenta un personaggio vanitoso e raffinato che incarna un’idea di superiorità sociale e culturale ma che è spesso percepito come distante e sgradevole dalle persone comuni.
Nun sputà ‘ncielo ca ‘nfaccia te torna, il saggio insegnamento del proverbio napoletanoL’origine del termine ed il proverbio francese da cui deriva
Il termine nacchennella deriva dall’espressione francese n’a qu’un oeil, che significa letteralmente non ha che un occhio. Questo detto francese si riferisce agli uomini di alta estrazione sociale che indossavano e consideravano l’occhialetto o il monocolo come status symbol, simbolo di oculatezza, signorilità e precisione. L’adozione di questo termine nella lingua napoletana ha portato alla creazione di una parola che, pur mantenendo il riferimento all’eleganza e alla raffinatezza, ha acquisito una connotazione critica e ironica. La trasformazione di n’a qu’un oeil in nacchennella è un esempio di come la lingua partenopea sappia assorbire e rielaborare le influenze esterne, arricchendo il proprio lessico e prendendo parte ad un sincretismo culturale e linguistico. La la lingua napoletana è una spugna che assorbe tutto.