Museo Antropologico di Napoli
Collezioni che offrono una panoramica sulla situazione delle popolazioni presenti nell'Italia meridionale in epoca preistorica
Il Museo Antropologico di Napoli (istituito nel 1881) appartiene al Centro Museale “Centro Musei delle Scienze Naturali” dell’Università di Napoli Federico II.
Il Centro Museale, istituito nel 1992, è una struttura pubblica fortemente impegnata nella corretta diffusione della cultura scientifica ed oltre al Museo Antropologico, vi appartengono anche il Real Museo Mineralogico (istituito nel 1801), il Museo Zoologico (1813) e il Museo di Paleontologia (1932), situati nei complessi del San Salvatore e di San Marcellino e Festo, edifici di rilevante interesse culturale ed artistico.
Se n’è andato silenziosamente ‘O Barone, il clochard nobile di NapoliIl Centro occupa una superficie di 2800 mq e custodisce più di 150.000 reperti e vanta circa 35.000 visitatori l’anno.
Nel Museo Antropologico, tra gli elementi di particolare interesse dell’esposizione vi sono scheletri provenienti dalla grotta Romanelli in Puglia risalenti a 11000-12000 anni fa ed una mummia del 700 d.C. proveniente dalla Bolivia.
GUIDA AL MUSEO
Il Museo fu creato nel 1881 dall’Università di Napoli come Gabinetto di Antropologia con annesso museo, fu inizialmente dotato di antichità locali che si ampliarono nel tempo dando vita a una serie di interessanti collezioni ma, nonostante l’opera e l’impegno di Giustiniano Nicolucci e dei successivi direttori, per lungo tempo esso non fu mai riconosciuto formalmente.
Solo nel 1994 venne aperto al pubblico.
Ubicato nell’antico complesso di via Mezzocannone, il Museo di Antropologia ebbe, fin dalla sua origine, esistenza non facile.
Le collezioni esposte offrono una panoramica sulla situazione delle popolazioni presenti nell’Italia meridionale in epoca preistorica, testimoniando il loro processo evolutivo e la loro diversificazione. Assieme ai reperti antropologici, il Museo presenta elementi che aiutano ad inquadrare la realtà paleobiologica in cui l’uomo preistorico era inserito.
Inoltre è possibile trovare raccolte preistoriche provenienti da zone europee, del continente americano e dell’Asia occidentale; raccolte osteologiche animali e umane, tra le quali l’importante collezione craniologica Nicolucci, comprendente circa 2000 pezzi, una serie di calchi facciali realizzati da Lidio Cipriani, che documentano le tipologie somatiche arabiche e africane, e il materiale entnografico rappresentato dalle collezioni relative alla Nuova Zelanda, all’Oceania, alle isole Andàmane e all’Africa orientale.
Presso il Museo è possibile vedere, inoltre, uno scheletro umano paleolitico proveniente dalla Grotta Romanelli, che a lungo si credette perduto, e una mummia boliviana del 700 d.C. in un involucro a canestro, recentemente recuperata, ancora in perfette condizioni.
È possibile inoltre vedere i manufatti litici della collezione di Troia (piccole macine a mano, accette, asce a martello) che l’archeologo tedesco Schliemann, scopritore della leggendaria città anatolico-egea, donò a Nicolucci nel 1879 e che da quest’ultimo fu successivamente venduta al Museo di Antropologia.
Orari di visita al Museo Antropologico di Napoli
Dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.30
Lunedì e giovedì anche dalle ore 14.30 alle 16.50
Indirizzo: Via Mezzocannone 8 , Napoli
Ingresso:
1 museo: ragazzi €1,50 – adulti €2,50
2 musei: ragazzi €2,00 – adulti €3,50
4 musei: ragazzi €3,00-adulti €4,50;
famiglia: 1 museo €5,00; 2 musei €7,00;
4 musei: €8,00