L’arte di Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta con “MetaWork”

Oltre 60 opere di uno degli artisti italiani contemporanei più influenti al mondo, per un viaggio nel concetto visionario di “metamorfosi” e “interconnessione”.

Arte e Cultura
Articolo di , 27 Nov 2024
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Foto Reggia di Caserta

Dal 27 novembre al 30 giugno 2025, negli spazi della Gran Galleria della Reggia di Caserta, la mostra “MetaWork” esplorerà le riflessioni rivoluzionarie di Michelangelo Pistoletto su arte e società, offrendo un viaggio nel concetto visionario di “metamorfosi” e di “interconnessione”.

 Oltre 60 opere di uno degli artisti italiani contemporanei più prolifici e influenti, interprete del radicale rinnovamento del linguaggio artistico.

Prima domenica di dicembre, si entra gratis in tutti i musei a Napoli e in Campania

L’esposizione è prodotta dal Museo Reggia di Caserta e da Opera Laboratori, in collaborazione con Cittadellarte – Fondazione Pistoletto e Galleria Continua.

MetaWork, Pistoletto in mostra alla Reggia di Caserta

Realizzata a partire dai ritratti fotografici di otto cittadini di Cittadellarte, l’artista riesce a ricombinarli tramite un programma d’intelligenza artificiale, consentendo quel passaggio che caratterizza il lavoro di Pistoletto già nei Quadri Specchianti, dalla dimensione individuale a quella collettiva.

Tra le opere esposte:

  • “Love Difference – Movimento Artistico per una Politica Intermediterranea”
    Un grande tavolo specchiante che ha la forma del bacino del Mediterraneo circondato da sedie donate dai paesi che si affacciano sul nostro mare. Love Difference è un movimento che unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica e focalizza la sua attività nell’area mediterranea in quanto in essa si rispecchiano i problemi della società globale.
  • “Terzo Paradiso” dalla serie Divisione e Moltiplicazione dello Specchio, nata dalla constatazione che lo specchio può riflettere qualsiasi cosa tranne se stesso. Otto coppie di specchi su cui campeggia il simbolo del Terzo Paradiso, una riconfigurazione del segno matematico d’infinito in cui, tra i due cerchi che compongono il simbolo dell’infinito assunti da Pistoletto a significato dei due poli opposti di natura e artificio, viene inserito un terzo cerchio. Questo rappresenta il grembo generativo di una nuova umanità, ideale superamento del conflitto distruttivo in cui natura e artificio si ritrovano nell’attuale società.
  • “QR Code Possession – Autoritratto”
    Su un’immagine frontale del corpo dell’artista sono impressi come tatuaggi dodici QR code (tecnologia che Pistoletto utilizza a partire dal 2019) che permettono di accedere a immagini e testi relativi a diversi momenti della sua ricerca artistica.

La mostra è visitabile tutti i giorni, dalle 8:30 alle 19. L’accesso avviene dalla Cappella Palatina e dal III cortile del Palazzo Reale.

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