Meglio un giorno da leone, 100 da pecora o 50 da orsacchiotto? L’AI risponde al quesito di Massimo Troisi e Lello Arena
Il dubbio che ha colpito ogni napoletano - o almeno ogni fan dei film di Massimo Troisi - troverebbe oggi una risposta in base all'Intelligenza Artificiale.

Scusate il ritardo è uno dei film più importanti del regista e sceneggiatore, nonché attore comico massimo del cinema targato Partenope, Massimo Troisi. Troisi e Arena hanno rappresentato l’élite della napoletanità nel mondo per anni, con il loro inimitabile duo presente in tutti i film del fenomenale artista. Il loro genio ha letteralmente segnato la storia italiana: come dimenticare il dubbio esistenziale che attanaglia il personaggio di Vincenzo (Troisi) quando parla con il suo amico Tonino (Lello Arena) che soffre per amore e si vuole uccidere?
La battuta ironica di risposta alla proposta di immolarsi per un ultimo giorno “da leone” del suo amico è indimenticabile. Vincenzo risponde a Tonino con il geniale: « Tonì, che ne saccio io della pecora o ‘ddo lione… fa cinquanta giorni da orsacchiotto, almeno stai mmiez’, nun faje ‘a figura ‘e mmerd ra pecora e nemmeno ‘o leone ca però campa nu juorno…».
Nella Galleria Principe di Napoli sorgerà il Museo delle Quattro GiornateMa è meglio un giorno da leone, 100 da pecora o 50 da orsacchiotto? Oggi, a rispondere ci pensa l’Intelligenza Artificiale con risultati sorprendenti!
Massimo Troisi e il dubbio sui giorno da leone o pecora, risponde al quesito l’IA
Dunque, la domanda è stata posta ad una delle intelligenze artificiali più celebri e diffuse, ovvero ChatGPT, e la risposta al quesito sollevato – come riporta Fanpage – è la seguente: “Nel contesto della vita di tutti i giorni, una regola generale potrebbe essere quella di bilanciare tra i diversi approcci. Un “giorno da leone” può portare energia e motivazione, ma potrebbe essere faticoso mantenere tale intensità a lungo termine. D’altra parte, la costanza e la pazienza associate a un “giorno da orsacchiotto” potrebbero portare stabilità, ma potrebbe mancare l’entusiasmo. La chiave potrebbe essere trovare un equilibrio tra i tre approcci, adattandoli alle diverse situazioni della vita. L’importante è essere consapevoli delle proprie esigenze e adottare l’approccio che meglio si adatta al contesto e al momento specifico. La flessibilità e l’adattabilità sono spesso importanti per affrontare le sfide della vita”.
Ci risulta tutto molto logico, ma anche estremamente serioso e privo di quell’estro che solo un essere umano dotato di grande senso dell’umorismo – come Massimo – avrebbe apprezzato.
