Luciano De Crescenzo compie oggi ottantotto anni e festeggia presentando il suo ultimo libro “Non parlare, baciami”. In un’intervista rilasciata a Corriere del Mezzogiorno, lo scrittorre napoletano, con la verve e con l’ironia che lo hanno sempre contraddistinto, ci svela un po’ della sua filosofia di vita: «Il mio segreto è nei lettori e nell’affetto che continuano a dimostrarmi. Io ho vissuto due vite: la prima da ingegnere, la seconda da scrittore. Ora, se smettessi di scrivere, dovrei ricominciare daccapo e inventarmi una terza vita tutta nuova, ma arrivato ad ottantotto anni non so se mi converrebbe».
Il suo ultimo libro è dedicato non a Napoli o alla filosofia greca, ma all’amore. Anzi, alla filosofia dell’amore. «Cos’è veramente l’amore? È dedizione, crescita, esplorazione, conoscenza, passione, condivisione? L’amore è quel sentimento – dice – che più di tutti ci aiuta a capire il significato del tempo, e non perché duri per sempre ma semplicemente perché ci consente di avere una diversa percezione della durata della nostra vita». Se mettiamo a confronto una giornata trascorsa in solitudine con una in compagnia della persona amata – filosofeggia ancora – nel primo caso avremo la sensazione che le ore scorrano più lentamente e ci sembrerà che il tempo a nostra disposizione sia infinito, ma probabilmente saremmo un po’ tristi perché non abbiamo qualcuno con cui condividerlo. Nel secondo caso, il tempo sembrerà volare. Come ho scritto tempo fa, da sempre gli uomini studiano come allungare la vita, mentre bisognerebbe allargarla. In fondo, il tempo non è altro che un’emozione, e l’amore ci aiuta a rendere i suoi attimi più larghi».
Baglioni: “Napoli e le sue isole sono vere pietre preziose, qui mi sento a casa”Non poteva, però, di certo mancare la consueta dichiarazione d’amore di Luciano De Crescenzo alla sua Napoli: «È una delle città più belle al mondo. Io non smetterò mai di ripetere quanto sia stato fortunato, non solo perché sono nato a Napoli, ma soprattutto perché sono nato nel quartiere di Santa Lucia. Ebbene, sono tante le strade da visitare, ma la mia preferita è di sicuro San Gregorio Armeno, la via dei pastori e dei presepi. Ogni qualvolta passeggio tra le opere dei maestri presepisti mi convinco che Gesù è nato a Betlemme una sola volta, ma a Napoli tutte le altre».
un affettuoso saluto a Luciano, da parte di un vecchio amico, che si ricorda sempre di lui