Palazzo San Teodoro è una delle meravigliose residenze intorno all’inizio del XIX secolo iniziarono a sorgere nel borgo di Chiaia, che solo con Ferdinando i Borbone, pochi anni prima aveva iniziato ad assumere la sua fisionomia attuale con la costruzione di quella che oggi chiamiamo Villa Comunale. La zona fino a qual momento era rimasta un un borgo di pescatori fuori le mura della città di Napoli, con la nuova attenzione che il re rivolse all’area iniziò a diventare dimora prediletta di molte famiglie nobili del regno che qui incominciarono a costruire i propri palazzi, è questo il caso del rosso palazzo Caracciolo di San Teodoro.
L’edifico, che sorge proprio all’inizio della Riviera di Chiaia, verso Piazza Vittoria, immediatamente a ridosso di quella che era la Real Villa, fu creato dall’architetto Gugliemo Bechi che aveva ricevuto dal Duca Carlo Caracciolo di San Teodoro la commissione di unificare tre edifici preesistenti nell’area in un unico signorile palazzo. Il risultato fu una palazzina su tre piani con al centro un loggiato su tre ordini: dorico a pian terreno, ionico e corinzio per gli altri due piani.
Piccola pausa, poi di nuovo diluvio sulla città e tutta la CampaniaIl palazzo fu costruito secondo i gusto dell’epoca, in pieno stile neoclassico con un occhio attento, per quanto riguarda le decorazioni interne l’architetto, amante delle antichità classiche, scelse temi derivati dalla pittura pompeiana. Il risultato è una serie raffinata di salotti posti al piano nobile che sorprendono per tanti piccoli e raffinati particolari decorativi, dai pavimenti in cotto napoletano dipinti, farfalle che fanno capolino su bianchissimi muri e stucchi dorati di incredibile fattura ed eleganza.
Oggi questo palazzo, nelle mani degli attuali proprietari che lo acquistarono stesso dalla Famiglia Caracciolo è diventato patrimonio di tutti, le prestigiose sale sono diventate sede di un museo all’avanguardia dove grazie alla realtà virtuale, San Teodoro Experience, è possibile rivivere un pezzetto di quella che doveva essere la vita del palazzo all’interno dei suoi saloni e fuori dalle sue finestre.
L’immagine di copertina è tratta dal sito di Palazzo San Teodoro