Le edicole votive a Napoli: strumenti di comunicazione religiosa
Le edicole votive hanno origini antichissime, già presenti in epoca Greca e poi Romana.
Le edicole votive sono strumenti di comunicazione religiosa, poste sotto forma di architettura pittorica, che possiamo trovare in molti punti della città di Napoli ma non solo, anche in molte altre del Mezzogiorno e raccontano la storia della devozione popolare. Le edicole votive hanno origini antichissime, esse erano già presenti in epoca Greca e poi Romana. Con l’editto di Teodosio I nel 397 d.C questa pratica fu maggiormente sostenuta, furono però sostituiti i temi di adorazione pagana con quella dei cristiani.
Quando nascono le edicole votive
Ebbero grande espressione architettonica nel Medioevo, ma con l’avvento del Protestantesimo si diffusero in maniera radicale. Esse furono rappresentate con un nuovo linguaggio semplice e diretto e a partire dal XVI secolo ad opera dell’azione della Chiesa e furono utilizzate come uno degli strumenti per contrastare il Protestantesimo e affermare così la Controriforma Cattolica.
San Gennaro 2024, il calendario delle celebrazioni a NapoliLa rapida diffusione di queste stampe sacre in tutto il Mezzogiorno, aveva il compito di favorire la nascita di una nuova cultura iconico-religiosa, rivolta a solidificare il fenomeno del devozionismo e a scoraggiare qualsiasi tipo di proselitismo protestante. Gli ordini religiosi dei Domenicani, dei Carmelitani e dei Francescani aumentarono così le produzioni di edicole votive proprio per fronteggiare questa nuova religione e sottolineare la vittoria del culto sulle eresie.
Per realizzarle e farle riconoscere, un solo elemento, talvolta, bastava per raccontare la vita delle madonne o di un santo e il popolo analfabeta, attraverso le immagini non poteva sbagliare nel riconoscere, grazie alla familiarità di diversi simboli, che venivano raffigurati per distinguere ogni santo. Quindi le edicole votive divennero uno strumento per “fidelizzare” il popolo e indottrinarlo attraverso la lettura delle immagini. Un prodotto popolare dunque realizzato dall’elite, che aveva il compito di diffondere una devozione ben precisa.
La devozione mariana
Gli ordini religiosi si concentrarono maggiormente sulla raffigurazione della devozione a Maria. Le raffigurazioni sono state molteplici e sempre diverse, raffigurate con abiti sfarzosi o con abiti semplici, con sfondi raffiguranti la vita quotidiana o con sfondi fantastici, Madonne con bambino etc… si diffondono così i numerosi titoli attribuiti alla Vergine.
L’iconografia della Madonna subisce, quindi nel corso del tempo varie evoluzioni dovute sia alla scelta dei pittori, i quali venivano commissionati per queste edicole, sia dall’influenza del periodo storico. Le città del Mezzogiorno sono tutt’ora ricche di queste piccole architetture che testimoniano come la religione abbia avuto un ruolo fondamentale soprattutto per quanto riguarda il controllo sulle masse popolari.
ai tempi di carlo di borbone a corte c’era un tal padre rocco che fuconsigliere del sovrano e delquale il sovrano si fidava ciecamente. Poichè all’epoca il popolo si lamentava delle strade completamente buie la notte, padre rocco consigliò al re di imporre ad ogni abitante dei bassi nei vicoli bui di accendere la sera davanti ad ogni edicola sacra lumini e candele. Da allora i vicoli piu’ bui della città si illuminarono di notte. Nessuno,anche il piu’ crudele malvivente si sarebbe permesso di spegnere le luci che illuminavano le edicole, nel rispetto del santo che era rappresentato.L cronaca racconta che i delitti calarono in maniera evidente. Questo è un altro primato di napoli: è stata la prima città ad essere illuminata di notte. Grazie