La tragedia dei giovanissimi Vincenzo e Vida, trovati morti in macchina: è colpa del monossido di carbonio
La prima dinamica che ricostruisce l'incidente fatale per i giovani di Secondigliano, Vincenzo e Vida, è davvero incredibile.
I giovanissimi fidanzati Vincenzo Nocerino, 24 anni, e Vida Shahvalad, 20 anni, sono stati rinvenuti senza vita nel veicolo del ragazzo, parcheggiato nel garage di casa, a Secondigliano. Il padre di Vincenzo ha fatto la tragica scoperta quando non ha visto rientrare il figlio a casa e ha iniziato a cercarlo proprio nei pressi dell’ abitazione.
Secondo le indagini preliminari, sembra che i due giovani si fossero appartati nell’auto in seguito ad un litigio.
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Al momento del ritrovamento dei corpi dei due giovani, l’auto era di Vincenzo era ancora accesa: presumibilmente, i ragazzi l’avevano lasciata così per scaldarsi, ma le esalazioni di monossido di carbonio nell’ambiente chiuso del garage hanno causato la loro morte.
Vincenzo lavorava come webdesigner e aiutava anche il padre nella gestione di una pizzeria a Fuorigrotta. Vida, proveniente dall’Iran, era una studentessa universitaria.
La comunità locale è stata colpita profondamente dalla tragedia, una fatalità insensata che ha coinvolto due ragazzi amati e rispettati dall’ intero quartiere. La comunità locale, infatti, li descrive come persone d’oro, due bravissimi ragazzi e, soprattutto, innamoratissimi l’ uno dell’ altro. Le indagini sulla dinamica dell’ incidente saranno approfondite per appurare la veridicità della prima teoria formulata.