La Cassa Armonica di Castellammare di Stabia è un antico gioiello architettonico cittadino in stile liberty. Si erge sontuosa sul tratto in villa comunale vicino piazza Principe Umberto. Così come gli altri esemplari simili sparsi per l’Europa, si tratta di una struttura realizzata solitamente a pianta circolare o pentagonale, coperta da un tetto sostenuto da pilastrini sottili e aperta lateralmente negli spazi fra i montanti che sostengono il tetto.
La Cassa Armonica è uno dei punti nodali per la vita cittadina e per la pianta urbanistica di Castellammare di Stabia. Ma compiamo un salto nel passato e scopriamo sia la storia sia la funzione di questo splendido arredo urbano!
La Cassa Armonica di Castellammare di Stabia: la storia
La storia della Cassa Armonica di Castellammare di Stabia affonda le sue radici nei secoli precedenti. Nella seconda metà dell’800 nel viale centrale della “Villa Comunale” venne costruito un padiglione in legno di nome “Stabia Hall”. Questo fu destinato per i concerti e gli spettacoli all’aperto. Castellammare di Stabia, di fatto, divenne in poco tempo luogo fiorente di cultura e dimora per artisti, musicisti e poeti provenienti da tutto il mondo. Al seguito di tale progresso così notevole della città, l’amministrazione comunale stabiese, presieduta dal sindaco Tommaso Cuomo, ritenne lo “Stabia Hall” insoddisfacente per esaurire le richieste musicali del tempo. L’amministrazione, per allietare ancora di più i turisti, diede mandato di edificare una struttura più ampia e potente che si sostituisse alla precedente. L’ingegnere Eugenio Cosenza, fratello minore del noto archeologo Giuseppe Cosenza, prese in commissione il compito.
Il 16 marzo del 1898 presentò il primo progetto, definendosi l’interprete dei pubblici desideri. Inizialmente le autorità competenti bocciarono l’idea, per poi riapprovarla di seguito a varie modifiche tecniche. I professionisti della ditta F. Minieri di Napoli furono gli affidatari dell’opera. I lavori si svolsero nei mesi invernali, motivo per il quale subirono dei rallentamenti. I Minieri chiesero infatti la proroga di un mese per la consegna del lavoro. Il 28 aprile del 1900, il padiglione della Cassa Armonica fu “consegnato” al Comune di Castellammare di Stabia. Gli esperti lo additarono come un capolavoro dell’”Ingegneria Moderna”. Il costo totale della Cassa Armonica ammontò ad una cifra pari a 21.760,45. L’ingegnere Cosenza rinunciò alla sua quota.
La Cassa Armonica ad oggi è così caratterizzata: un piano rialzato di circa un metro al quale si accede tramite delle scale in marmo; dodici colonnine che sorreggono la struttura superiore composta da una cupola; una ringhiera e sontuosi arabeschi; una tettoia in ferro e vetro policromo. Presente, infine, una campana acustica posta al di sotto del piano di calpestio.
La funzione persa della Cassa Armonica
La funzione storica della Cassa Armonica di Castellammare di Stabia è, quindi, quella di amplificare i suoni e potenziare la qualità acustica dei concerti all’aperto. Lungo gli anni, purtroppo, ha perso questa sua capacità ed ha dovuto subire diversi lavori di manutenzione. Nel 1911 la ditta Catello Coppola, a seguito di una distruzione, l’ha ricostruita e ne ha abbassato l’altezza, creando in cima uno sfiatatoio e addolcendo le forme. Al terminare degli anni ‘80, a causa sia di dissesti sia di atti vandalici, la ditta Ranieri di Pompei ha compiuto un ulteriore restauro nel maggio del 1987.
Da quella data in poi, la Cassa Armonica di Castellammare di Stabia ha perso il suo lustro e, purtroppo, non è stata più teatro di esibizioni canore. Negli ultimi mesi, l’attuale amministrazione comunale con al vertice la fascia tricolore Gaetano Cimmino, ha dato il via per attivare il bando per decidere il professionista a cui verrà affidata la progettazione per il restauro della Cassa armonica e la conseguente direzione dei lavori. Il fine è restituire dignità alla Cassa Armonica stabiesi e farla tornare ad esercitare le sue storiche mansioni. Considerata come uno degli esemplari più belli al mondo, sarebbe una gioia immensa vederla diventare nuovamente un’attrazione turistica nonché protagonista di sontuosi concerti di prestigiose orchestre.

