La “Busta” al matrimonio. Quanto regalare agli sposi?
Torna l'estate e tornano gli inviti ai matrimoni. Come scegliere quanto regalare agli sposi all'interno della busta?
Finalmente ci sposiamo! Quando arriva a casa una partecipazione con questa scritta, significa che siete appena stati invitati ad un matrimonio e quindi è il momento di organizzarsi.
I matrimoni non sono però tutti uguali. Una differenza molto evidente riguarda quelli che vengono organizzati al Nord Italia e quelli al Sud, che si sviluppano con differenze sostanziali. Se al nord ancora sussiste l’usanza di offrire agli sposi un regalo tangibile, qui al sud come regalo di nozze è molto diffusa l’usanza di regalare agli sposi una busta contenente soldi.
Mannaggia a...? Tutti i capri espiatori napoletaniNonostante il galateo non lo preveda, quest’ultima usanza per noi del Sud è qualcosa di insito e per questo non c’è matrimonio senza busta. Una volta specificato questo, sorge però un dubbio da sempre. Ma quanto bisogna mettere all’interno di essa?
La busta: quanto regalare agli sposi?
Non c’è una vera e propria regola in merito anche se negli ultimi tempi per far fronte a questo dilemma sono state create diverse soluzioni.
I più ingegnosi hanno addirittura creato una sorta di algoritmo matematico per calcolare quale sia la giusta cifra da mettere all’interno di una busta da matrimonio, basandosi su alcuni fattori fondamentali come:
- Il numero di invitati adulti: la cifra da mettere è molto influenzata da quanti si è in famiglia e da quanti scelgono di partecipare al matrimonio. Più la famiglia è numerosa più la cifra deve aumentare.
- Costo del ristorante: anche questo diventa un fattore preponderante. Se infatti gli sposi tendono a scegliere un ristorante di una certa fama e soprattutto in un posto d’élite, allora si tende a mettere una cifra decisamente più generosa rispetto a chi invece sceglie un ristorante più fuori mano e meno “blasonato”.
- Grado di parentela/amicizia: anche questo aspetto è molto importante. Più il grado è stretto più si tende a “gonfiare” la busta.
- Se siete i testimoni: qui, le cose si fanno molto serie. La solita busta non può bastare. Di solito, ci sono anche altre spese da aggiungere come il costo delle fedi nuziali, preparare l’addio al nubilato/celibato e tanto altro. Insomma tanto onore e molti oneri.
- Il fattore ritorno (per le coppie in procinto di sposarsi): si tratta del principio “oggi a te e domani a me”. Spesso, infatti, si mette una certa cifra perché si spera nel fattore di ritorno e cioè quello di ricevere il medesimo trattamento.
- Il fattore “bella figura”: quello di non sfigurare è sicuramente l’obiettivo di tutti!
Insomma le condizioni ci sono tutte, anche se rispettare questi canoni ovviamente non sarà semplice, soprattutto in tempi di austerity come questi.
Perciò un consiglio su tutti: appena ricevete un invito di nozze iniziate a risparmiare, perché non sempre basta il pensiero!