La stagione invernale, fin qui povera di nevicate in pianura e anche di freddo, si risveglierà tra la fine di Febbraio e i primi di Marzo.
Avevamo parlato in precedenti articoli del forte riscaldamento in atto nella stratosfera: lo strat-warming più potente degli ultimi 30 anni.
Quello che analizzeremo sarà originato proprio da questo sconvolgimento atmosferico.
A partire dal 20 Febbraio l’alta pressione delle Azzorre si è spostata gradualmente verso l’oceano Atlantico per poi dirigersi verso la Scandinavia. Questa manovra favorirà l’arrivo di aria gelida dai settori artico-continentali. Intorno al 25 di febbraio questo influsso freddo proveniente dalla Siberia colpirà anche la Campania, si registrerà neve anche a bassa
EVOLUZIONE E CONSEGUENZE – Con la situazione descritta un nucleo molto freddo in quota, dalla Russia si muoverà in senso retrogrado verso l’Europa centrale e raggiungerà, entro la fine del mese, anche l’Italia.
L’aria in arrivo dalle steppe russe non è altro che il Burian, vento gelido siberiano.
CICLONI NEVOSI – L’ingresso del Burian in Italia porta sempre condizioni di gelo su molte regioni, soprattutto quelle adriatiche e al Nordest, zone più esposte a questo vento.
La possibile interazione con l’Atlantico potrebbe poi favorire l’arrivo di perturbazioni che porterebbero nevicate diffuse fino in pianura su molte regioni.
CONCLUSIONI – Sembra proprio che l’ondata di gelo e possibile neve diventi realtà dal 25 Febbraio. Le conseguenze in fatto di precipitazioni sono ancora tutte da verificare in quanto i modelli internazionali di previsione fanno fatica ad interpretare queste retrogressioni.
Di certo possiamo dire che questa ondata di gelo siberiano risulterà una delle più potenti incursioni degli ultimi 20 anni!