Il pesce marinato: come cucinarlo ed i suoi benefici
Il pesce marinato è uno degli antipasti napoletani più gettonati per i pranzi e le cene della stagione estiva. Scopriamo insieme tutte le tecniche di marinatura e la loro utilità!

Ormai è giunta la stagione estiva ed insieme alle condizioni climatiche, il vestiario e le abitudini stanno cambiando anche i gusti culinari. Dai fumanti piatti caldi si sta passando alla predilezione di cibi freschi, leggeri e celeri da preparare. Chiunque è delle zone campane e napoletane è tentato dal desiderio di concedersi una cena o un pranzo in riva al mare. Una volta seduti ai tavoli di ristoranti tradizionali e caratteristici, è impossibile non ordinare e degustare qualche pietanza di mare e del pesce fresco appena pescato. Tra gli antipasti più saporiti e gettonati nei ristoranti partenopei spicca sicuramente il pesce marinato. Scopriamo insieme la tecnica di marinatura!
Le tecniche per cucinare il pesce marinato
Per marinare il pesce non occorrono quantità precise di ingredienti, in quanto tutto dipenderà dalle esigenze personali e dal numero di persone che dovranno assaggiare il piatto. Gli ingredienti necessari per la realizzazione della pietanza sono pochi ma di essenziale importanza, ossia l’olio extravergine di oliva ed il sale, poi a piacimento possono essere aggiunti aceto, vino bianco, il prezzemolo tritato, la melissa, lo scalogno o qualsiasi erba aromatica per regalare aroma e sapore al preparato. Le tecniche di marinatura variano in base alla tipologia e alla qualità di pesce che si desidera marinare.
Se si tratterà del tonno, bisognerà innanzitutto tagliarlo in fettine dallo spessore fine per realizzare un carpaccio. Una volta ottenute le fette, andranno inserite in un contenitore e cosparse con l’olio e d il succo di limone. Il tutto andrà impreziosito con l’aggiunta delle erbe aromatiche ed i condimenti piacimento. La marinatura dovrà riposare la marinatura in frigorifero per almeno un paio d’ore.
Passiamo adesso alla marinatura del pesce bianco, quintessenza della cucina napoletana e trionfo dei sapori di mare. Prendiamo in esempio sua maestà l’orata: come primo step andrà lavata, pulita al suo interno, tagliata a filetti che andranno successivamente privati di tutte le lische. Bisognerà far riposare i filetti in frigorifero per circa un’ora. Di seguito, bisognerà tirarli fuori e sistemarli in una teglia per insaporirli con l’aggiunta di l’olio, il sale, il succo di limone ed altro condimento a piacere. In questo caso ci starebbero molto bene anche i capperi e le olive.
I benefici e l’utilità
La tecnica della marinatura del pesce affonda radici antichissime nella cultura popolare e culinaria napoletana. La ideò e la utilizzò soprattutto la gente povera, in quanto si rivelò un ottimo metodo per conservare più a lungo le materie prime e non far perdere al pesce la sua freschezza. Tra i trucchetti per far marinare correttamente il pesca, si ricorda quello di non farlo marinare oltre il tempo richiesto. Una marinatura troppo prolissa rischierebbe di far assumere al pesce marinato una consistenza flaccida. Si ricorda, inoltre, di farlo marinare all’interno di contenitore di vetro o pyrex. Il metallo e la plastica, infatti, potrebbero contaminare il cibo.
Immagine di copertina tratta da patatefritte.info