Il caffè espresso italiano candidato Unesco: al Caffè Gambrinus il brindisi per festeggiare!
All'unanimità, il rituale del caffè da "Venezia a Napoli", è stato candidato dal Mipaaf come patrimonio immateriale dell'Umanità
Il caffè espresso italiano, da nord a sud, è molto di più di una semplice bevanda. Il gusto del caffè, senza dubbio unico nel Bel Paese, ne fa sicuramente uno dei prodotti meglio sfruttati in assoluto. Ma a portarlo come candidato ufficiale, all’unanimità, a Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco è stato sicuramente altro. Il caffè, infatti, rappresenta un popolo intero, di cui è rituale necessario e diffuso. Offrire un espresso è come invitare qualcuno a cena, come prendersene cura, è un gesto di amicizia e solidarietà.
Questo l’annuncio della candidatura, riportato da Ansa: “In Italia il caffè è molto di più di una semplice bevanda: è un vero e proprio rito, è parte integrante della nostra identità nazionale ed è espressione della nostra socialità che ci contraddistingue nel mondo”. Così scrive il Sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, annunciando l’approvazione all’unanimità da parte del Mipaaf della candidatura. La candidatura è effettuata sotto questa bella e significativa definizione: “Il caffè espresso italiano tra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli”. Un grande brindisi con tazzine levate in segno di vittoria è avvenuto al Gran Caffè Gambrinus di Napoli. Il celebre bar di Piazza Trieste e Trento è stato al centro di questa vicenda dal suo inizio, raccogliendo una grande adesione nella raccolta firme. La candidatura, infatti, era stata inizialmente avanzata da una istanza dell’Osservatorio regionale della Campania sui patrimoni culturali.
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