Governo Meloni contro la criminalità giovanile: pene più severe, limite su porno e smartphone
Parental control e inasprimento delle norme per i minori nel nuovo "decreto Caivano".
Pronto il nuovo decreto conosciuto con il nome informale di “Decreto Caivano”. È finito sul tavolo del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi di giovedì 7 settembre alle ore 15 ed è terminato dopo due ore.
Nel pomeriggio la conferenza stampa che annuncerà ufficialmente i provvedimenti presi dal Governo Meloni per contrastare il disagio giovanile. Alcuni sono già stati resi pubblici. Ecco cosa prevede la nuova serie di misure anti baby gang.
"Napoli incontra il mondo", alla Mostra D'Oltremare un viaggio culturale e culinario in tutto il globoIl decreto Caivano, la bozza del provvedimento anti baby-gang
Già nella giornata di mercoledì 6 settembre sono state annunciate le prime misure previste nel decreto, cominciando con l’avviso orale, come una convocazione del minore colpevole di un presunto reato. Il questore e il suo avviso “può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età”. Nel caso in cui il soggetto chiamato ad appello risulti condannato, con sentenza non definitiva, per delitti contro la persona, il patrimonio, o per reati legati ad armi o droga, il questore disporrà in tribunale il divieto di utilizzare “piattaforme o servizi informatici e telematici specificamente indicati, nonché il divieto di possedere telefoni cellulari”.
Si inaspriscono le pene per i minori in possesso di armi o stupefacenti. Il consiglio di è anche espresso con una serie di norme dedicate ai reati online, offerendo la possibilità a chi ne è vittima di oscurare e rimuovere i contenuti indesiderati dal web.
Nel decreto, c’è anche una particolare attenzione e regolamentazioni sull’accesso ai siti pornografici che prevede la certificazione dell’età per l’accesso ad alcuni contenuti, spingendo verso il parentale control.