Il fantasma di Don Raffaè: il protettore dei commercianti al Borgo Orefici

Il fantasma di Don Raffaè è uno spirito benevolo di altri tempi che si aggira al Borgo degli Orefici aiutando i commercianti in difficoltà.

Tradizioni e Curiosità
Articolo di , 28 Ago 2024
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Foto Wikimedia Commons

Il fantasma di Don Raffaè è uno spirito benevolo di altri tempi che si aggira al Borgo degli Orefici aiutando i commercianti in difficoltà. Egli appare nei momenti disperati e la sua tomba è luogo di riconoscenza.

Il fantasma di Don Raffaè, uno spirito benevolo

Avete mai sentito parlare del fantasma di Don Raffaè? Non è il protagonista della celebre canzone di Fabrizio De Andrè «Don Raffaè» come qualcuno potrebbe ipotizzare anche se per certi versi lo accomuna, ma trattasi di uno spirito benevolo che si aggira tranquillo al Borgo degli Orefici, aiutando i commercianti in difficoltà economiche e diventando il loro protettore. Un saluto Don Raffaè è d’obbligo per iniziare bene la giornata.

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Chi è Don Raffaè? Chi l’ha visto e si è rivolto alla sua protezione ha avuto il piacere di trovarsi davanti ad un uomo di bell’aspetto, vestito d’altri tempi con un cappello duro e strane ghette (quasi da gangster americano) con modi molto affabili ed eleganti da vero gentiluomo napoletano.

Molte sono le testimonianze sul posto come ad esempio, la storia che è accaduta alla proprietaria di un negozio del Borgo Orefici che ha visto presentarsi nella sua attività, proprio Don Raffaè. Era orario di chiusura, durante la pausa pranzo, quando improvvisamente un uomo bussò alla porta del negozio con fare insistente, mostrandosi con un cappello duro e strane ghette come se uscisse fuori da una festa del secolo scorso. La donna fece cenno di ripassare poiché era orario di chiusura ma l’uomo non cessò la sua insistente bussata. Sfinita, questa aprì la porta all’elegante signore e lo fece accomodare al bancone; in quel momento l’uomo le chiese il prezzo di un oggetto d’argento che stava in vetrina.

La signora che li per lì non ricordava il prezzo dell’oggetto, si voltò di spalle consultando il listino prezzi e quando si rivoltò per esporre il costo, non vide più l’uomo, era sparito. Si affacciò in lungo e in largo nel negozio in cerca del misterioso uomo, temendo un ladro, ma nessun segno della sua presenza.

Era impossibile che fosse uscito dalle porte d’ingresso, poiché il pulsante d’apertura era situato dietro il bancone dove stava in quel momento la signora; impossibile che avesse trovato qualche altra apertura in una frazione di secondi senza far rumore.
Quando la signora si riprese da quel momento di frastuono, pensò subito al fantasma di Don Raffaè e si giocò i numeri al lotto senza pensarci su; qualche giorno dopo si accorse che era stata baciata dalla fortuna: aveva vinto i numeri giocati riscuotendo una bella somma di denaro e poter tirare un respiro di sollievo per la sua attività commerciale che boccheggiava in difficoltà. Ringraziò e benedisse l’anima di Don Raffaè.

Don Raffaè, il protettore dei commercianti del Borgo Orefici

I commerciati del Borgo degli Orefici, onorano e stimano Don Raffaè invocato come loro protettore contro le difficoltà economiche; la sua tomba che si trova al Cimitero di Poggioreale è la più visitata ed è sempre provvista di fiori, una delicata e sentita riconoscenza da chi è in cerca del suo aiuto o da chi ha ottenuto una sua preziosa intercessione. Leggenda metropolitana o meno, il suo nome non è una semplice leggenda …

Da che se ne parla, Don Raffaè è il protettore dei commercianti al Borgo Orefici, luogo designato come patrimonio artistico ed artigianale di Napoli, impreziosito dal sapiente lavoro di maestri orafi sin dal Medioevo, incastonato nel cuore del centro storico del quartiere Pendino, lambito dal mare a due passi e custodito dal versante meridionale delle mura greco-romane.
Uno scrigno d’arte costituito dalla corporazione degli orafi, gioiellieri, incisori, cesellatori, incastonatori che sotto il regno angioino hanno brillato in tutte le corti d’ Europa, mostrando la maestria e l’ingegno della lavorazione e dando vita ad una vera e propria scuola napoletana.
Molte delle creazioni dei maestri, adornano le più importanti chiese della città e in parte custoditi nei musei privati come nella Cappella del Tesoro di San Gennaro.

La corporazione ha rafforzato nei secoli il suo prestigio, diventando un punto di riferimento nel settore, oggi centro di produzione, creazione e formazione di Napoli che unisce tutti gli operatori, forgiando il Consorzio Borgo Orefici: affascinante ricchezza storica ed artistica della città.

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