Cosa vedere a Napoli gratis, i luoghi da visitare con zero euro
Una piccola guida sui luoghi da visitare gratis a Napoli: da Capodimonte, passando per i decumani, fino ad arrivare al mare!
Chi lo dice che la bellezza è sempre e solo a pagamento? Chi dice che bisogna pagare per vedere? Da molti napoletani, Napoli è descritta come una mamma: bonacciona, calda e scherzosa, ma anche severa e burbera e chi la vive ogni giorno a che questa è una sacrosanta verità.
Ma Partenope è anche ospitale e accogliente, con chi ne ha bisogno. Mettiamo che un turista si ritrovi a Napoli, magari un turista molto giovane e con pochi mezzi, uno studente, perché no? Con un grande zaino in spalla e la voglia di vedere tanto. Possiamo mostrargli le meraviglie della città? La risposta è sì.
Cosa vedere nei Quartieri Spagnoli a NapoliCi sono dei luoghi a Napoli che si possono visitare gratis e restano nel cuore quanto i musei a pagamento, lasciando tracce indelebili e il desiderio di tornare. Abbiamo pensato in particolare ad un itinerario che parte da Capodimonte e scende giù per i decumani, fino ad arrivare alla meta che tutti conoscono meglio al mondo e per la quale ci invidiano: il mare!
Cosa vedere a Napoli gratis?
Bosco di Capodimonte
La prima tappa è il Bosco di Capodimonte. Un polmone verde di circa 134 ettari che nasceva come riserva di caccia intorno alla reggia con oltre 400 specie di piante, nate nel corso degli ultimi due secoli e tenute con cura.
La straordinaria distesa si alterna tra viali alberati e freschi, come il Viale di Mezzo, che assomiglia, per nome ed aspetto ad uno scenario uscito da un libro di Tolkien a larghi spazi di erba bagnata di rugiada in cui respirare aria pura e rilassarsi, ammirando il Casino di caccia dei Principi e la Real fabbrica di porcellana, famosa in tutto il mondo, la cui arte si tramanda da secoli grazie alla scuola e ultimo – ma non meno importante – la vista della splendida Reggia, dimora dei Sovrani delle Due Sicilie.
Spaccanapoli
La tappa successiva è Spaccanapoli, il cuore della città. Non stiamo parlando di una semplice strada di passaggio, ma di un vero e proprio rettilineo che attraversa la città ed è un punto cruciale delle tappe a Napoli.
A partire dalla Chiesa del Gesù nuovo, la cui facciata contiene messaggi mistici, ricoperta da misteriose piramidi, e passando per la splendida dualità della Chiesa di Santa Chiara, dove lo stile gotico, austero e senza fronzoli, contrasta con la ricchezza delle altissime vetrate a mosaico che, nei giorni di sole, proiettano mille colori sulle panche della gigantesca navata principale.
San Gregorio Armeno
La passeggiata prosegue per la famosissima San Gregorio Armeno che non è semplicemente la “via dei presepi” ma la testimonianza di un popolo ingegnoso, che riesce a mettere insieme tradizione ed innovazione, alternando le più classiche figure del leggendario Presepe Napoletano, le cui radici affondano nel settecento, come si evince dai costumi dei pastori che, attenendosi alle tracce del nuovo testamento e della Natività, arricchiscono con costumi dell’epoca curati nei minimi dettagli, alle figure di spicco dello spettacolo e della politica, creando una straordinaria esplosione di colori e luci che riempiranno gli occhi e l’anima.
Il Duomo
Lungo il decumano, raggiungiamo Via Duomo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, ovvero il Duomo di Napoli, da qui il nome della strada. La basilica è famosa per ospitare la Cappella del Tesoro di San Gennaro, dove sono conservate le spoglie del Santo Patrono di Napoli e per essere il luogo dove tre volte l’anno avviene il miracolo dello scioglimento del sangue, che dona ai napoletani la serenità data dalla protezione del santo, è un gioiello di stili diversi, frutto di molteplici restauri nel corso di secoli e che, allo stato attuale, fondendo il gotico puro del 300 al neogotico dell’800, sono fusi in un’unica, spettacolare costruzione che vale la pena di visitare per fare il pieno di storia, architettura, mistero e tradizione.
La Biblioteca Nazionale
Per tutti gli appassionati di libri, la meta ambita è la Biblioteca Nazionale.
L’edificio è parte dell’enorme complesso che comprende Palazzo Reale e Real Teatro San Carlo. L’ingresso alla Biblioteca, aperto a tutti, si trova oltre lo splendido giardino cittadino dove prendere un’altra boccata d’ossigeno e rilassarsi tra i maestosi alberi secolari.
Una volta entrati, è tutto un riempire gli occhi di maestose scaffalature di legno pregiato, esposizioni opere d’arte donate dalle famiglie nel corso dei secoli, antichi mappamondi e soffitti affrescati magnificamente restaurati e conservati.
L’odore del legno e della carta antica penetrano fin dentro l’anima, riportando curiosità ancestrali sulle nozioni racchiuse nei preziosi volumi che racchiudono testi antichissimi, registri della città e manoscritti deli Giacomo Leopardi, vissuto e morto a Napoli, e tanti altri che hanno fatto la storia di Napoli ed il silenzio che regna nelle sale e di consultazione, interrotto solo dal mormorio degli studiosi, favorisce la concentrazione al testo e la sala di lettura è il luogo ideale per una pausa lettura.
Castel dell’Ovo
Il mare, già visibile da Palazzo Reale, ci porta a proseguire verso l’ Isolotto di Megaride per vedere Castel dell’Ovo.
Vi si accede da un lungo pontile e la leggenda racconta che Virgilio pose un uovo in una gabbia nei sotterranei del castello e che tutt’oggi, quest’uomo ne regga l’intera struttura. L’interno del castello è un luogo da fiaba, con le sue sale immense, disponibili per piccoli eventi e se le pareti potessero parlare, ne racconterebbero di storie e la Torre Maestra e la Torre Normanna, rimandano ad antiche storie di scambi navali e commerci e difesa della città, ma è dalla Terrazza dei Cannoni che si gode la vista mozzafiato del Golfo.
Borgo Marinari
Tutto intorno al castello, le viuzze del Borgo Marinari offrono lo spettacolo di un minuscolo villaggio di pescatori, con le stradine strette, le pareti di mattoni e le barche ormeggiate per quasi tutto il perimetro, dove l’odore del mare si alterna a quello delle squisite pietanze di pesce cucinate nelle cucine di “A Zì Teresa” e “A’ Bersagliera”, due fra i ristoranti di Napoli più famosi nel mondo.
Via Partenope
Dopo questa tappa, non resta che continuare a camminare e fare il pieno di iodio, da Via Partenope a Via Caracciolo e godersi lo spettacolo gratuito del mare che si infrange sugli scogli e che invita a sorridere perché… anche quello è gratis!