Il Cerriglio, il vicolo più stretto di Napoli e il legame con Caravaggio
Con il suo metro di larghezza la traversa, che parte da via del Cerriglio e spunta su via Sedile di Porto, è il vicolo più stretto della città di Napoli.
Napoli affascina per la sua grande storia, tradizione e cultura. In più, la città è ricca di tesori inestimabili e angoli nascosti, come vicoli e vicoletti. Tra questi, troviamo appunto via del Cerriglio, dove sorge quello che viene considerato il vicolo più stretto della città. Il vicolo non è noto soltanto per sue dimensioni ridotte, ma anche per una vicenda storica che vede come protagonista nientedimeno che Michelangelo Merisi, detto “il Caravaggio”.
Via del Cerriglio: storia e curiosità del vico più stretto a Napoli
Vicolo del Cerriglio a Napoli. L’origine del nome è ancora avvolta nel mistero: secondo alcuni deriverebbe dal gruppo di querce, “ceriglie” in napoletano, che un tempo delimitavano l’antico quartiere medievale. Come se non bastasse, a questa specifica strada è legata una vicenda storica molto precisa.
A passeggio nei Quartieri Spagnoli tra vicoli, arte e buon ciboFin dal 1300, infatti, in tale località sorge una locanda denominata per l’appunto: locanda del Cerriglio. Questa taverna era frequentata da personaggi illustri come Micheangelo Merisi, detto il “Caravaggio”. Il pittore, la notte del 24 settembre 1609, venne aggredito da quattro sicari. Molto probabilmente, gli organizzatori dell’imboscata furono i familiari di Rainuccio Tomasoni, l’uomo ucciso dall’artista a Roma a causa di un banale litigio. L’aggressione fu davvero violenta, infatti in un primo momento, si disse addirittura che il Merisi rimase ucciso dalle ferite riportate, notizia che poi si rivelò inconsistente e falsa.
Molti pensano anche che l’origine toponomastica del vicolo sia legata proprio alla presenza di questa famosa e secolare locanda, ma ancora oggi, come abbiamo detto nessuna delle ipotesi è certa.
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